Leggere insieme "La Commedia"



In circa due mesi di lavoro sulla Commedia,  quest'anno per la prima volta ho la sensazione di aver messo veramente a marinare i ragazzi nei versi
e nel mondo che il Poeta ha costruito anche per noi.

Trovo sempre molto difficile consentire un incontro con l'opera che non sia superficiale, eppure questo rischio è in agguato, per la grande ricchezza e complessità del testo e per la fatica che la lingua richiede. 

Nel mio caso sapevo bene che un unico approccio non sarebbe stato efficace,  ho quindi pensato di diversificare, alternando la lettura (senza note e parafrasi) e la comprensione condivisa, con strategie di comprensione presenti nell'antologia Quante Storie ed appositamente pensate per lavorare sulla Commedia. Ho anche proposto altre esperienze: un breve lavoro di gruppo, la lettura di un semplice testo di raccordo per cucire insieme i brani da me selezionati e la visione di filmati (La Divina Commedia in HD).

Prima di avvicinarci alla Commedia ho dedicato un congruo tempo a conoscere l'autore, questo il lavoro proposto. Quindi abbiamo incominciato a leggere.

La lettura del testo scevro di note e parafrasi è stata al centro dell'intero percorso. Ho prevalentemente proiettato le terzine alla Lim, ho fornito qualche fotocopia, ho fatto ricopiare versi sul taccuino. Abbiamo così provato a comprendere il contenuto di quelle parole scritte tanto tempo fa, che possono apparire difficili da interpretare, ma che via via, affinando l'orecchio, risultano sempre più familiari.

La prima strategia l'ho presentata dopo la lettura del primo Canto, essa ci ha aiutati a focalizzare l'attenzione sugli elementi chiave e ci ha portato a fare un passo ulteriore verso il significato altro che può celarsi dietro ciascuno di essi. 

La lettura e la comprensione condivisa del testo, come dicevo, è stata esperienza centrale. Non solo abbiamo letto e provato a spiegare insieme il contenuto delle terzine, ma a volte ho fornito tre o quattro terzine su un foglio A4 a gruppi formati da due studenti, perché provassero a ragionare in autonomia sul significato, per poi condividerlo in plenaria. 

Dopo il quinto canto, sono andata più spedita con una lettura di raccordo, che in poche pagine ci ha portati alla città di Dite e più avanti. Ho allora deciso di "sparigliare" un po' le carte e proporre, come dicevo,  un lavoro di gruppo per indagare quattro figure, tra demoni e dannati, su cui non eravamo riusciti a soffermarci. Siamo in Smart Class da diversi anni ed i ragazzi sono abili nell'uso del chromebook e di diverse applicazioni. Ho chiesto a ciascun gruppo di realizzare un ebook con precise indicazioni: presentare il personaggio indicando il Canto, il luogo della Commedia in cui era stato inserito, la pena e il peccato. Ho fornito e chiesto di inserire nell'elaborato alcune terzine che lo riguardassero per poi spiegarle ai compagni. Avevano un'ora di tempo per realizzare l'elaborato, successivamente lo avrebbero presentato alla classe. Ho costruito per questa specifica attività una rubrica di valutazione ad hoc. 

Quindi siamo tornati sul testo ed ho proposto un'altra strategia di comprensione per riflettere sullo stile. Si è trattato di un momento fondamentale, che ci ha guidati verso annotazioni di maggiore spessore: abbiamo così riflettuto su come le scelte stilistiche siano strettamente connesse al contenuto del testo.

Siamo andati avanti nella lettura incontrando Ulisse e Ugolino, fino all'ultimo Canto dell'Inferno, e la strategia appresa in relazione allo stile ci ha accompagnati fino in fondo, ma anche la nota "Visualizza" non è mancata, soprattutto quando ci si presentavano immagini dal forte carattere descrittivo, come quella di Lucifero.

Per la verifica ho previsto uno One Pager così strutturato: una sezione relativa alle impressioni, una dedicata all'analisi di un elemento allegorico a scelta, un simbolo (anche da disegnare) per raccontare il percorso, una sequenza di terzine a scelta tra quelle lette insieme prima di lavorare con la strategia relativa allo stile, da contestualizzare e analizzare alla luce della strategia suddetta (ho proposto su un foglio A4 quattro sequenze tratte da canti diversi, ciascuno ha ritagliato e incollato sul foglio la preferita, per poi lavorarci). Ho previsto quattro ore per il lavoro finale, suddividendo le richieste in due momenti.


  


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