Tutti insieme alla ricerca del fuoco del drago.

Il fuoco, intorno al quale ci siamo seduti e che ha fortemente contribuito a creare la comunità di lettori che siamo diventati in prima, quest'anno si chiama Draconis Chronicon. Per chi non lo conosce, si tratta di un romanzo scritto da Manlio Castagna, uscito nell'estate del 2022 per Mondadori, che racconta il viaggio rocambolesco di quattro ragazzi partiti dalla Salerno medievale del 1066 alla volta di Volturara, alla ricerca del fuoco del drago. Quella che abbiamo vissuto insieme è stata una lunga avventura, durata molti mesi, ai cui luoghi e  personaggi ci siamo talmente affezionati  che, giunti alla fine, dopo oltre quattrocento pagine, abbiamo cercato di tenercene stretto il ricordo il più possibile, provando, ad esempio, a costruirci intorno un gioco da tavolo che consentisse di rivivere la storia ogni volta che avessimo voluto ritrovarla. 

Quattrocento pagine possono spaventare dei giovani lettori non esperti, leggerle insieme ci ha insegnato quanto può essere bello lasciarci rapire dalla magia delle storie: le ore di lettura dedicate al Draconis sono state, infatti,  le più desiderate della settimana. 

Decidere di portare in classe una storia così lunga non è stata una scelta facile e non è stata compiuta a cuor leggero. Durante l'estate, mentre preparavo le attività del Laboratorio per la prima che avrei incontrato, ho riflettuto molto anche sui "contro" che una scelta del genere avrebbe potuto comportare, come dover necessariamente sacrificare altre letture.

Ho però pensato che ne sarebbe valsa la pena, anche perché il viaggio ci avrebbe poi condotti all'incontro con un autore davvero straordinario, capace di parlare ai ragazzi con competenza e autenticità e di essere per noi docenti un alleato preziosissimo nel sostenere l'interesse e la passione dei nostri giovani studenti per la lettura. 

Tutto è andato secondo i piani: Barliario, Trotula, Ligea, Shabbatai sono diventati nostri amici, abbiamo imparato a conoscerli pian piano, a confrontarci sui comportamenti che assumevano e sulle scelte che compivano. Abbiamo visto nascere l'amicizia tra Trotula e Barl e abbiamo sperato che si trasformasse in qualcosa di più, abbiamo visto il giovane alchimista diventare sempre più esperto nella pratica dell'Extricatum, abbiamo esultato insieme quando Testa di ferro è stato incenerito da Saul Requis e ci siamo stupiti dell'identità di Arimane. 

Per cominciare ci siamo soffermati sulla pagina iniziale in cui è riportato l'elenco delle ore canoniche, cui i protagonisti fanno riferimento durante la storia, ambientata, appunto nel 1066. Come primo lavoro, dunque, ho proposto di realizzare una sorta di storyboard in cui rappresentare le attività  a cui ci dedichiamo ogni giorno durante le ore canoniche ( cosa faccio io generalmente durante la compieta?)

Quando propongo la lettura di un libro ad alta voce, all'inizio procedo molto lentamente, è infatti importante permettere a tutti di familiarizzare con il setting e i personaggi,  di entrare pienamente nella storia avendone chiare le coordinate. Le prime pagine di un racconto ci introducono in un nuovo mondo, ed è importante favorire tutte quelle attività che consentano anche agli studenti meno avvezzi all'ascolto di non restare sulla soglia, così da tirarli dentro e permettere loro di abitare quella nuova realtà.  Poi si potrà procedere anche in modo più spedito, ma un buon inizio è fondamentale per " agganciare" i nostri lettori. 

Fra le prime attività proposte, allora, c'è stata la drammatizzazione: l'opera, a mio avviso, si presta proprio ad essere messa in scena, i dialoghi sono un punto forte di questa narrazione, sembrano vere e proprie sceneggiature, sono scoppiettanti e vivaci e raccontano molto dei personaggi. E  così la scena iniziale sulla spiaggia in cui compaiono Barliario e Shabbatai per la prima volta è stata messa in scena dai nostri improvvisati interpreti più volte, finché non è  apparsa estremamente somigliante a quanto riportato nel libro. Mentre infatti gli attori, calandosi nella parte, pronunciavano le loro battute, qualcun altro interveniva spontaneamente per rettificare suggerendo un gesto o una parola che era sfuggita. La messa in scena ha permesso di cominciare da subito a riflettere sui due personaggi, e sulle loro differenze, sui loro comportamenti e sul loro legame. 

Prima di introdurre il Draconis in classe ( verso  novembre)  ho avuto il tempo di  proporre la lettura di albi illustrati, favole e fiabe, avevo quindi già fornito alla classe alcune basilari strategie di comprensione che abbiamo poi provato ad applicare anche al Draconis.

Nel corso della lettura abbiamo attribuito aggettivi ai personaggi, fatto premonizioni, "visualizzato" numerose scene, scritto annotazioni su personaggi principali, secondari e scene particolari facendo riferimento al celeberrimo schema ad Y. Abbiamo preso appunti sulle erbe mediche che man mano incontravamo: ci sarebbe piaciuto realizzare un erbario.  Oltre a strategie già note, dunque, che abbiamo consolidato, ne abbiamo sperimentate di nuove, come la routine "colore, simbolo, immagine" o "parole sagge" ( che vengono pronunciate sia dalla Tempestaria che da Arimane), o ancora,  ormai giunti alla fase finale, abbiamo sperimentato quella relativa all'evoluzione del personaggio, utile a riflettere su quanto ciascuno di essi fosse realmente cambiato nel corso della storia. 

Come già accennato, ultimata l'appassionante lettura e prima dell'incontro con l'autore i ragazzi hanno lavorato ad un progetto che stava loro molto a cuore: la realizzazione di un gioco da tavolo incentrato sul Draconis, realizzando un tabellone con tante caselle e delle carte (Pratichi l'extricatum: avanza di cinque caselle! 😊).

E mentre in prima abbiamo percorso la faticosa strada verso Volturara, in terza pure abbiamo viaggiato nel tempo con Manlio Castagna: l'autore con La notte delle Malombre ci ha portati nella Lucania della seconda guerra mondiale. In questa presentazione le prime attività che ho proposto per condurre gli studenti dentro questa storia.

Qui una riflessione a caldo sul Draconis dopo la mia prima lettura nell'estate del 2022.



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