Reading. Di quando siamo stati a Whitby con i protagonisti de "La stanza 13".

Vi racconto come siamo andati in giro per Withby, respirandone l'aria salmastra e risolvendo con Fliss, Lisa, Gary e Trot il mistero della stanza 13.

Tutto è cominciato a novembre, quando ho portato in classe, una seconda media, "La stanza 13", appunto, un romanzo di Robert Swindells.

 Per circa due mesi, dunque, con la classe di Fliss,  siamo stati in gita a Whitby, sulla costa est del Regno Unito,  tra cattedrali in rovina, archi fatti con mascelle di balena, negozi di souvenir e improbabili "Case di Dracula".

Ho scelto questo testo per la lettura ad alta voce perché, dopo la fortunata esperienza dello scorso anno con Lunamadre, ho deciso che in seconda nella mia progettazione avrei proposto ancora un thriller con elementi horror, genere che tanto piace ai ragazzi, anche se La stanza 13, in verità, a detta degli stessi studenti , non è  poi così  spaventoso. Il romanzo cattura comunque l'attenzione perché punta sul mistero ed è  ricco di simboli che alludono ad eventi nefasti. Inoltre ha la capacità di tenere sempre alta la tensione  e per questo si presta a coinvolgere la classe in più  " premonizioni". 
Un aspetto su cui ho imparato a puntare quando scelgo un libro da leggere ad alta voce è quello di individuare personaggi a cui i ragazzi possano sentirsi vicini, con la lettura ad alta voce infatti desidero avvicinare tutti al testo, rendere coinvolgente l'attività anche per i lettori fragili, "agganciarli tutti", e ho notato che questo espediente funziona. 

Per cominciare, dopo il classico " osserva la copertina e chiediti di cosa potrebbe parlare questa storia", abbiamo cercato di memorizzare i nomi dei personaggi, che sono in inglese. Man mano che li incontravamo nella storia, io li scrivevo alla lavagna e i ragazzi nel taccuino, durante le prime sessioni facevamo il punto su quelli già incontrati, fino a quando non sono diventati del tutto familiari. 

Quindi un primo focus lo abbiamo fatto sulla protagonista, abbiamo incominciato a conoscerla attraverso quello che fa.

Fliss non vuole farsi accompagnare all'autobus da un genitore (è  piuttosto indipendente), non si preoccupa di nascondere le proprie antipatie (è  schietta), non tira su lo schienale quando il compagno seduto dietro di lei le fa notare che in quel modo gli dà fastidio, la nostra protagonista infatti confida nell'intervento di un insegnante per metterlo a tacere (è  furba). 

Fliss dunque non è  la protagonista tutta positiva, fatta solo di luci, ha una personalità ben precisa. Noteremo più avanti che è tenace, coraggiosa, intraprendente. Lisa ha suscitato più simpatie, perché  più dolce, più comprensiva verso il prossimo. Tra i due ragazzi è  piaciuto Gary, anche per quell'aria un po' da vittima di " tanto ce l'hanno sempre tutti con me", in cui qualcuno si è  riconosciuto.

I rapporti tra i personaggi cambiano nel corso della storia e anche questo aspetto è  stato analizzato, ed apprezzato.

Ho previsto accanto ai numerosi momenti di confronto, la produzione di più  quick write, per favorire anche la riflessione individuale e fermare l'attenzione su alcuni momenti della narrazione, oltre a pormi l'obiettivo in scrittura di esercitare la fluency come sempre accade con i lampi di scrittura. Spesso ho chiesto di rappresentare graficamente alcune scene o oggetti significativi.

Come lo scorso anno con Lunamadre, poi, ho proposto in fotocopia alcune pagine del libro sulle quali volevo lavorassimo in modo più approfondito, per ragionare sulle scelte dell'autore e leggere con l'occhio dello scrittore. Nei thriller per ragazzi come questo c'è un momento in cui il protagonista incontra il mistero. Spesso accade di notte, quando il personaggio è  più fragile perché da solo e al buio e l'oscurità rende indefiniti i contorni della realtà, per cui il protagonista non sa quanto sia vero ciò  che ha visto o ascoltato. Ho scelto di proporre la parte in cui Fliss, durante la prima notte al Nido del corvo, esce dalla sua stanza, si reca sul pianerottolo e sente dei rumori provenire dall'armadio delle scope. Abbiamo osservato come l'autore avesse qui rallentato l'azione per creare suspense e abbiamo indagato quali strategie avesse utilizzato per raggiungere questo scopo. Questa tecnica l'avevo già proposta nella seconda dello scorso anno, con Lunamadre, ed è stata utile anche quest'anno per aiutarci a riflettere sulla differenza tra sequenze statiche e dinamiche.

Ecco alcune delle attività che ho proposto durante la lettura per favorire la comprensione del testo.

- Osserviamo la copertina: di cosa parlerà  questa storia?

- Visualizziamo un momento del sogno di Fliss disegnando sul taccuino l'immagine che ci è rimasta più impressa.

- Chi è  Fliss? Dedichiamo una tabella a T al personaggio per conoscerlo a fondo.

- Lisa: l'autore ci dice che ciò che fa quando scende dall'autobus non coincide con il suo solito modo di comportarsi, c'è una " contraddizione". Perché allora si comporta così? ( Quick write).

- Visualizziamo la torcia di Lisa e disegniamola sul taccuino.

- Finalmente al "Nido del Corvo", cosa vedono le ragazze dalla finestra della propria camera? Disegniamo sul taccuino.

- La vecchia Sal sembra inquietante, che ruolo avrà nella storia? ( Quick write). A questo proposito i ragazzi si sono sbizzarriti con le ipotesi, se in molti hanno pensato che il personaggio fosse in qualche modo legato al sogno di Fliss e fosse un personaggio negativo, qualcuno, esperto di gialli e thriller, ha fatto notare che generalmente i personaggi che all'inizio vengono presentati come se fossero sospetti, poi si rivelano invece degli aiutanti e svolgono un ruolo positivo nella storia.

- Durante una delle prime uscite Ellie May e la professoressa Evans sembrano scomparse nel nulla. Cosa è  accaduto loro? (Qw).

- Salta dentro. Durante la seconda notte i ragazzi si incontrano in bagno. Scegli quale ruolo impersonare ( Fliss, Trot, Lisa o Gary) e scrivi un testo in prima persona in cui racconti quali sono i tuoi pensieri rientrando in camera. Ricorda di pensare come farebbe proprio quel personaggio ( Qw).

- In questo libro al capitolo 13 non c'è scritto nulla! Cosa pensi di questa scelta dell'autore?

- Andiamo a Whitby con Google Earth. Questa attività è  piaciuta molto, i ragazzi hanno avuto modo di " vedere" con i loro occhi ciò che vedevano i protagonisti della storia. Si sono stupiti nel riconoscere i luoghi di cui stavamo leggendo, nel testo del resto viene dato ampio spazio alla geografia di Withby, i protagonisti sono in gita scolastica e i loro insegnanti li conducono nei posti più significativi della città. Abbiamo osservato dove fosse la spiaggia, dove i 199 gradini che Fliss aveva faticosamente percorso, i resti dell'Abbazia, la casa di Dracula e così via. 

- Salta dentro.  Ultimo pomeriggio a Whitby.  Sei uno dei trentaquattro ragazzi in gita ( non uno dei protagonisti), come trascorri l'ultimo pomeriggio a Whitby? Come spendi gli ultimi soldi rimasti? Ricorda dove ti trovi e cosa puoi effettivamente fare in quel luogo.

- Nella casa di Dracula Fliss incontra la vecchia Sal che ad un certo punto le dice: Le persone camminano in un tunnel per tutta la vita, credimi, per tutta la vita. Guardano attraverso finestre illuminate credendo di vedere la realtà, ma si sbagliano. Sono in un tunnel. Quello che vedono è solo apparenza e la realtà rimane a pochi centimetri, a di là della parete. Che significato hanno queste parole secondo te? Ci sono momenti, nelle storie, in cui gli adulti regalano ai giovani parole sagge, consegnano loro una riflessione o un insegnamento. Spesso è  l'autore a celarsi dietro quelle parole ed è  proprio a te che sta parlando. Quando ti imbatti in momenti come questi, non scappare. Fermati e prova a confrontarti con le parole dell'autore.


- Gli adulti della storia, come ti sembrano? Sono d'aiuto? Sono in conflitto con i ragazzi? Ti ricordano qualcuno? (Qw). 

Queste, dunque, alcune delle attività proposte. Per concludere ho proposto la compilazione di un organizzatore grafico in cui parlare dei temi della storia, dei personaggi, del setting, delle impressioni e delle connessioni, di un simbolo per rappresentare la storia, della parte preferita.

 Anche se ciò  che c'era nella stanza era abbastanza scontato e non ci sono state sorprese, la scena dell'uccisione del vampiro è  piaciuta. Risulta tra le preferite. I nostri eroi sono ragazzi che abbiamo conosciuto, che non sono diversi da noi, che hanno paura ma non si tirano indietro. Ciascuno fa fino in fondo la sua parte. La scena non è  epica, ma è  credibile. Il finale ci sta tutto, secondo noi.


Commenti

  1. Il vostro lavoro è molto interessante.
    Mi piacerebbe conoscere di più la tecnica di lettura che avete utilizzato per poterla sperimentare anche con i miei alunni.
    Grazie per l'attenzione.

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  2. Salve,Cristina, il mio lavoro si ispira al WRW. Consiglio vivamente di cercare in internet il blog degli Italian Writing Teachers o la loro pagina facebook.

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