Un bestiario tutto nostro.

 


In prima dai miti greci siamo passati alla creazione di creature fantastiche, come ho raccontato qui.

Mito e fantasy si sono un po' intrecciati in questo percorso che, seppure gradito ai ragazzi, avrebbe avuto probabilmente bisogno di più tempo per dispiegarsi, nel senso che avrei potuto "cucirci" su più minilezioni, invece ne ho proposte solo due. Questo perché, volendo far lavorare i ragazzi solo in classe, non potevo rischiare che la DaD, che sentivo soffiarmi sul collo, si ponesse improvvisamente sul nostro cammino, costringendoci a  "sospendere" il lavoro per chissà quanto tempo. Così mi sono concentrata su due sole minilesson  per lasciare più tempo alla scrittura.



Il percorso che ho inteso realizzare è sul testo espositivo. Non si tratta probabilmente, di un lavoro molto in linea con i principi del WRW, anche se al WRW si ispira fortemente. Lo dico soprattutto perché la "scelta" è stata circoscritta al mondo delle creature fantastiche, ma l'idea di lavorare su questo argomento è comunque piaciuta a tutti. 
I ragazzi sono stati chiamati a descrivere i loro "animali" come se stessero realizzando un "bestiario", presentando non solo l'aspetto fisico, che è poi l'elemento caratterizzante queste creature, ma anche le abitudini, i comportamenti, il luogo di origine, raccontando cosa si dice di loro, talora inserendo un inserto narrativo, e così via. Il nostro unico testo mentore è stato il "TRESOR - Un bestiario medievale" di Brunetto Latini, tradotto da Squillacioti, Torri, Vatteroni ed illustrato da Rébecca Dautremer,  che abbiamo letto e analizzato insieme. Dalle letture sono emersi un sacco di suggerimenti utili, che ho poi sintetizzato in una check list, sempre in mostra alla LIM  durante le sessioni di scrittura.
Prima di addentrarci nella lettura del testo, i ragazzi avevano lavorato molto in fase di "raccolta delle idee", avevano quindi a disposizione vari "lampi di scrittura" da cui partire, nati dalla tabella con le tecniche per creare creature fantastiche realizzata insieme. Mi ero inoltre divertita a dare qualche altro input presentando un paio di schermate in cui fossero presenti più soggetti che potessero ispirarli, da cui erano nate altre idee da sviluppare. 


Con questo tesoretto abbiamo affrontato la lettura e subito ci siamo resi conto che "less is more": meglio individuare due o tre elementi significavi e puntare su quelli, che creare dei veri e propri mostri derivati dall'incrocio di troppe creature diverse tra loro, se volevamo rendere credibile la nostra invenzione!

Abbiamo stabilito che in ogni testo sarebbe stato obbligatorio inserire le prime cinque caratteristiche presenti nella nostra check list, le altre sarebbero state usate a piacimento. 

Queste le due sole  minilezioni proposte: "Descrivere l'aspetto delle creature fantastiche " e "Il periodare".



Commenti