Dei, uomini e creature fantastiche.

 




Questo è il racconto di un'attività work in progress in cui, in prima, si intrecciano lettura, scrittura... e anche arte! 

In me, a volte, si sedimentano, assumendo forme inaspettate e di sicuro poco ortodosse, numerosi input che vengono da più  parti, dalla sperimentazione del WRW, dall'ultimo corso con Silvia Pognante sull'espositivo, ma anche da vari webinar e corsi sulle didattiche attive, sull'uso delle nuove tecnologie e di applicazioni accattivanti. 

Questo lavoro, quindi,  nasce ispirandosi al WRW, ma si allontana dal metodo per vari aspetti, intanto perché il tipo di scrittura su cui intende lavorare non può  definirsi autentica, ma probabilmente "creativa". E poi perché  anche in lettura, il libro da cui siamo partiti, che è "Miti greci" di Sabina Colloredo, lo abbiamo "usato"  sì per identificare alcune caratteristiche proprie del mito (poche) come ci suggeriscono i libri di testo, ma anche per assaporare  i racconti che la scrittrice propone come conclusi in sé, con le caratteristiche proprie del testo narrativo punto e basta. La lettura ad alta voce degli stessi ci ha dunque permesso di lavorare su qualche elemento che caratterizza il genere, se così  possiamo dire, ma maggiormente su strategie applicabili in generale ai testi narrativi e replicabili autonomamente durante la lettura individuale, penso ad esempio all'analisi dei personaggi partendo da ciò che essi dicono, pensano, fanno e provano, ai rapporti che li legano,  e alla montagna della storia.( J. Serravallo The Reading Strategies Book).

Abbiamo così approfondito le figure di  Zeus e Atena ( le divinità su cui ho maggiormente puntato l'attenzione, selezionando i racconti in cui fossero presenti) e indagato il ruolo degli uomini all'interno di queste storie. Essi sembrano poco presenti, invece ci sono, e sempre. Tanto abbiamo discusso su quale fosse il loro atteggiamento verso le divinità,  quali margini di azione fossero loro consentiti, come dovessero comportarsi per risultare graditi agli dei e " non avere grane". A questo scopo abbiamo dedicato una pagina di taccuino esclusivamente a loro, in cui appuntare quanto emerso in plenaria.

Dalla lettura, attraverso strade che hanno imboccato percorsi a volte piuttosto lontani dal testo, abbiamo cominciato ad esplorare nuovi confini e territori. 

Tempo fa, per un altro progetto, mi ero ritrovata tra le mani il "Ricettario di scrittura creativa" di. Stefano Brugnolo e Giulio Mozzi, edito da Zanichelli. Avevo fatto ricorso a questo manuale per cercare idee che aiutassero i ragazzi a costruire " creature fantastiche". Alle pagine 141 e 142 c'è un vero e proprio vademecum.

Partendo dal mito di Perseo e Medusa allora ho chiesto di riflettere sulla figura di Medusa e sulle sue caratteristiche. È emerso che la Gorgone è una donna su cui "sono stati impiantati" dei serpenti sulla testa al posto dei capelli e a cui è  stato attribuito un potere particolare quello di pietrificare le persone con lo sguardo.

Qualcuno ha detto che Medusa somiglia all' "ippogrifo" perché si compone di parti assemblate da creature diverse. Da queste considerazioni abbiamo cominciato a creare una tabella tutta nostra su come costruire creature fantastiche. Abbiamo deciso di inserire subito la "tecnica dell'ippogrifo" che consiste appunto nel mescolare tra loro più  animali. Seduta stante allora ho detto loro di pensare ad un gatto e di " mescolarlo con altri animali". Il quick write è  durato circa 10 minuti e poi abbiamo letto e condiviso con entusiasmo i risultati. Uno degli esserini più  belli nati da questo esperimento è il "gattogufo" un gufo con la testa di gatto che ruota su se stessa!

Qualcun altro ha poi subito pensato ad Harry Potter e alla sue creature fantastiche nominando il Basilisco e dicendo che si tratta di un serpente di enormi dimensioni. Ed ecco palesarsi la nostra seconda tecnica, quella che ci consente di creare creature fantastiche "aumentando" o " rimpicciolendo" a dismisura le dimensioni di un qualunque animale. 

E così  il laboratorio di lettura e quello di scrittura si sono poco a poco intrecciati: con i quick write abbiamo cominciato a costruire tante "prescritture" che poi potranno assumere forme definitive attraverso un percorso che ormai ho in mente e che viaggia verso l'espositivo.

Continuando la lettura dei miti, una volta giunti alle "Dodici fatiche di Ercole" ci siamo proprio sbizzarriti e abbiamo individuato ben altre quattro tecniche da inserire: quella di Ercole, quella di Cerbero, quella del leone di Nemea, e quella degli uccelli con gli artigli di ferro.

L'ultimo mito letto è  "Paride e la mela", che mi farà da gancio per il lavoro sull'Iliade. A conclusione del percorso di Reading ho richiesto la realizzazione di una sorta di one pager, il percorso di Writing invece continua...

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