Tre minilesson sulla poesia: la metafora, il titolo e "ma..."

 


Cose belle bollono in pentola.

 In seconda si lavora sulla poesia e siamo ormai alle battute finali. Qualcuno ha già consegnato il pezzo con la sua biografia, qualcuno è all’editing, qualcuno alla pubblicazione. Ognuno sa cosa deve fare. Siamo diventati una piccola bottega artigiana, in cui ciascuno cesella il proprio manufatto.

Mi aspetta una lunga immersione tra parole poetiche che raccontano gli argomenti più vari, dall’amicizia, alla bicicletta, all'armadio delle bambole, ai rifiuti! Perché sì, anche tra i rifiuti può nascondersi la poesia…

Poche minilesson quest’anno, solo quattro. Molte le avevamo già ampiamente sperimentate in prima e ripassate durante la prima fase di laboratorio di quest’anno.

Per quanto riguarda le ml relative alle figure retoriche, accanto all’anafora (di cui ho parlato qui ) abbiamo sperimentato la metafora, che considero importantissima, e che in modo inconsapevole era comunque già stata usata in qualche pezzo. L'uso della tabella del linguaggio metaforico, che ho conosciuto grazie ad un lavoro della prof. Elisa Turrini, ci ha aiutati a mettere a fuoco il rapporto che esiste tra i due termini di una metafora, e ci ha spinti a costruirne di originali.

 Un'altra minilesson è quella sui titoli, richiestami proprio dai ragazzi, e per la quale devo ringraziare infinitamente la prof. ssa Loretta De Martin ed il suo blog Polvere di gesso.

Infine una minilesson sul “ma, sull’uso di questa congiunzione all’interno dei testi poetici, perché nella mia carriera di lettrice ho incontrato più volte questo "espediente" e volevo proprio che i ragazzi ci ragionassero su. Mi tornerà utile quando in terza leggeremo  "L'Infinito".

 

 




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