Ronja di Astrid Lindgren

 

E dopo aver letto Ronja andrò a cercare un po' alla volta tutti i romanzi di Astrid Lindgren, scrittrice svedese, nota soprattutto per il suo famoso "Pippi Calzelunghe". 
Astrid Lindgren (1907 - 2002)

Ho trovato Ronja ad un mercatino dell'usato quest'estate e l'ho pagato davvero un prezzo irrisorio, sul retro della copertina leggo che alla sua uscita costava 13.000 lire. Ammetto di non aver letto nulla di questa autrice, pur notissima, prima di questo romanzo e pur conoscendone il nome per via di Pippi, non avevo mai assaggiato la sua scrittura (seppur ovviamente si tratti di un testo che ho letto in traduzione!)

Che dire? Per me è stata una grande scoperta. La Lindgren tratteggia in questo romanzo la figura di una ragazzina forte, intraprendente e saggia, circondata dall'amore della sua "tribù", capace di non farsi condizionare dalla mentalità chiusa e rancorosa di chi la circonda, ma di mettersi in gioco per far vincere i propri valori.

La storia è la seguente: Ronja è figlia di un brigante e vive con suo padre, sua madre ed altri briganti in un castello che la sera della sua nascita, a causa di un evento magico e inaspettato, viene diviso a metà. Matteo (così si chiama il padre), la sua famiglia e i suoi briganti occupano da allora una sola ala del castello, l'altra verrà nel tempo occupata dai briganti di Borka, il peggior nemico di Matteo. Borka ha un figlio, Birk,  che diventerà il miglior amico della fanciulla. 

Da qui una serie di vicissitudini che condurranno ad un certo punto i due ragazzi a scappare per allontanarsi dalle loro famiglie e vivere per un periodo insieme nella Grotta degli orsi, circondati da un bosco incantato, popolato da strane creature.

Il racconto, fantastico per ambientazione,  tratteggia personaggi credibili e di un certo spessore. Molto della storia è incentrato sul rapporto tra padre e figlia, da cui non può non emergere una riflessione su ciò che i genitori si aspettano dai propri figli e ciò che i figli a loro volta si aspettano dai propri genitori. Il tema della crescita e dell'affermazione della propria identità è a mio avviso centrale.

Ho poi apprezzato tanto la scrittura e l'ambientazione. Riporto poche righe del capitolo ottavo per un assaggio:

 E poi, come un'esplosione di gioia, arrivò la primavera nei boschi tutt'intorno a Castelmatteo. La neve si scioglieva. Precipitava in mille torrenti dai fianchi della montagna in cerca del fiume. E il fiume risonava, traboccante di vita e cantava, con tutti i suoi torrenti e le sue cascate, la canzone eterna della primavera.

Il racconto è adatto sia per una lettura autonoma che per una lettura ad alta voce a classe aperta. In questo caso sarebbe di sicuro interessante discutere in plenaria del legame tra Ronja e suo padre Matteo.








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