A metà ottobre non ho ancora "aperto" la biblioteca di classe. Sia in prima che in terza sto procedendo molto lentamente. In prima ho avviato il laboratorio con tre albi più uno. Ho cominciato col leggere "Un piccolo mondo" di Loricangi, che avevo proposto in altra classe diverso tempo fa, facendomi guidare da un bell'articolo della prof. Simona Malfatti. Con l'aiuto di questo testo ho introdotto le primissime strategie di lettura e le prime conversazioni intorno ai libri. L'albo, con il suggerimento finale a disegnare il proprio piccolo mondo in una bottiglia, si è prestato anche ad un lavoro di breve riflessione su di sé, su ciò che ciascuno considera importante per descrivere agli altri "la proprio bolla", per raccontare le cose belle della propria quotidianità, e quindi se stesso. Ho fornito a ciascuno in fotocopia la propria "bottiglia" ( ho lasciato che ciascuno scegliesse quella che lo ispirava di più da una rosa di cinque) e poi ho invitato tutti a riempirla di immagini che raccontassero il proprio piccolo mondo. Infine ciascuno l'ha presentata ai compagni ed è andato a posizionarla su una "scaffale" di cartoncino su una parete dell'aula.
Come sempre sono partita dalle ipotesi relative alla copertina e al titolo, per poi passare alle "impressioni". Quindi è stata la volta de "I fantastici libri volanti", lettura che per me è una tradizione in prima. Qui ho invitato ad utilizzare la strategia delle ipotesi anche "dentro" la storia ( cosa accadrà adesso?) e a riflettere sul ruolo dei colori. Infine ho proposto l'albo "Cane Nero" ed ho aggiunto le "domande di qualità" e le "connessioni con la propria vita".
Abbiamo cominciato anche a sperimentare le prime semplici annotazioni, lasciandoci guidare dai prompts presenti nelle istruzioni esplicite delle strategie che di volta in volta ho proposto sotto forma di minilezioni.
Infine ho realizzato un "anchor chart" con tutte le strategie fin qui affrontate e l'ho affisso in aula.
Da qualche giorno ho introdotto la fiaba, con la lettura dell'albo "Biancaneve" di Michelangelo Rossato e mostrato un'altra strategia: la montagna della trama.
Lascio qui la ml sulle "connessioni con la propria vita".




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