Albero. Tavolo. Libro.

 


Che meraviglioso piccolo libro, questo di Lois Lowry, che pone al centro la memoria, intesa sia come storia personale, sia come storia collettiva e sia come, propriamente, capacità di ricordare.

Sophie vive in un piccolo quartiere con il quale il lettore familiarizza, qui trascorre il proprio tempo libero con Ralph, il suo amico chiacchierone, Oliver, un bimbo fantastico che viene presentato con chiari tratti autistici, e con Sophie Gershowitz, la sua ottantottenne migliore amica. La vita di Sophie Gershowitz e i suoi racconti inducono la protagonista e il lettore a riflettere su come la vita ci sorprenda, come tutto possa cambiare da un momento all'altro, come ciascuno di noi possa essere un mistero anche per le persone che ci sono più vicine.

Questo è anche un libro che parla di amicizia, intesa come un incontro di anime che trascende aspetti contingenti quali l'età. Inoltre è anche un libro che offre spunti di scrittura: Poi però un bambino ha chiesto quel era il miglior modo di far cominciare un libro e la sua risposta mi ha fatto fermare e pensare. Ha detto "Inizia dal giorno che è diverso" (pagg 11, 12).
Il racconto strappa poi più di una risata, per il modo in cui la protagonista e narratrice si esprime.

Proponendolo in classe come lettura ad alta voce, comincerei sicuramente con l'analisi della copertina e del titolo, scelte appropriatissime, invitando le ragazze e i ragazzi ad immaginare di cosa potrebbe raccontare la storia. Riprenderei poi questi appunti alla fine della lettura per un commento condiviso alla luce di quanto emerso.

La lettura potrebbe anche offrire alcuni spunti per quick write da conservare nel taccuino, essi potrebbero condurre, durante il laboratorio di scrittura, alla produzione di testi autobiografici. Penso a proporre parole che richiamino alla mente episodi della nostra vita, come accade a Sophie Gershowitz.







Commenti