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Immagine realizzata con AI |
Come sempre l'estate corre veloce, almeno per me, ed ecco che mi ritrovo già "alle porte co' sassi", per usare un'espressione tipicamente toscana. Tra breve si ricomincia e non è più tempo di rimandare la bozza della progettazione che, comunque, in fondo, ho già pianificato nel corso di questi mesi. So già molto bene, infatti, dove voglio "andare a parare", quali argomenti sicuramente affronterò e quali percorsi costruirò per le mie classi. Tuttavia questo è il momento per me di pianificare con maggior "rigore", di scrivere, per mettere in ordine le idee e produrre i materiali che mi serviranno per portare avanti le attività, almeno in questa prima fase dell'anno.
In seconda i ragazzi avranno letto almeno tre libri ( spero) durante l'estate, e avranno realizzato uno one pager secondo le indicazioni che ho fornito a fine anno. Quindi trascorreremo in parte, i primi giorni, a "guardare" i loro lavori e a parlare di libri. Mi racconteranno con un booktalk il libro che tra tutti hanno preferito e intorno al quale hanno costruito il loro elaborato. Userò la document camera che abbiamo a scuola, per mostrare a tutti il lavoro di ciascuno alla LIM, così da poter godere a pieno dei segni grafici e dei colori che sono stati scelti per reagire al testo.Inizialmente, quindi, quest'anno non porterò subito un libro o un albo in classe, ma lascerò che siano gli studenti e le studentesse a parlare delle loro letture. Durante i primi giorni distribuirò, anche, i badges che verranno incollati nelle prime pagine dei taccuini ( anche la decorazione dei taccuini, attività piacevole e irrinunciabile, occuperà il suo spazio durante i primi giorni).
Proporrò poi una riflessione invitando la classe a porsi qualche obiettivo da perseguire come lettori e lettrici entro la fine dell'anno (potrei anche chiedere di inserire gli obiettivi in una busta da riaprire a giugno, a mo' di capsula del tempo, e permettere poi a ciascuno di riflettere sul proprio percorso).
Quindi terrò ancora chiusa la biblioteca di classe per un po': dopo queste prime chiacchierate, infatti, aprirò ufficialmente l'anno di laboratorio di lettura con un albo illustrato. Sto valutando la scelta: il modo in cui verranno sollecitate le riflessioni e condotte le discussioni che potranno emergere, dovrà fungere da modello per i gruppi di lettura. Quest'anno, infatti, mi appresto a proporli per la prima volta. E sono piuttosto agitata... ma anche entusiasta! Tra tutti gli aspetti del laboratorio, questo dei gruppi di lettura, insieme al taccuino vagabondo, sono quelli che ho maggiormente ritardato ad introdurre. Per il walking journal avevo fatto un tentativo un paio di anni fa, ma era poi naufragato, per la difficoltà da parte mia di tenere tutto insieme. Quindi adesso con i gruppi di lettura andrò con calma e per il momento metterò in stand by la BdC.Il desiderio di dare avvio ai gruppi è tanto e vivo da parecchio, il timore di non riuscire a tenere le fila altrettanto. Ora però sento che è il momento: per quest'anno mi è stato consentito di fare una scelta originale riguardo ai libri di testo. I ragazzi, infatti, non hanno l'antologia, in sostituzione hanno un libro a scelta tra quattro che io ho selezionato. Si tratta di libri più o meno della stessa lunghezza e dello stesso genere ( sono quattro thriller della medesima casa editrice, che hanno tra l'altro anche lo stesso prezzo di copertina). Alla fine dello scorso anno ho detto ai ragazzi che avrebbero vissuto quest'esperienza ed ho portato in classe i quattro libri che sono stati osservati ben bene da ciascuno. Poi, sulla base del titolo, della copertina e della sinossi, ciascuno mi ha comunicato quale avrebbe acquistato.
A differenza di quanto ci racconta Serafini nel suo "Leggere giorno per giorno", quindi, io i gruppi li avvierò tutti contemporaneamente e per alcune settimane le ore del laboratorio di lettura saranno dedicate esclusivamente a questo. L'idea è quella di cominciare consentendo ai ragazzi di leggere insieme in classe le prime pagine di ciascun libro ed avviare le prime discussioni. Successivamente la fase della lettura sarà "spostata" a casa, in classe invece ciascun gruppo si dedicherà alla conversazione intorno a quanto letto. Immagino non sarà facile, ma confido che poco alla volta, dopo le prime esperienze guidate dai suggerimenti di lavoro che sto approntando, vi sarà sempre maggiore autonomia da parte di tutti. Ho una classe numerosa e non sempre è facile coinvolgere tutti nelle discussioni in plenaria, spero, quindi, che questa esperienza possa spingere anche i più riservati ad esporsi maggiormente e ad acquisire maggiore sicurezza. Intendo, comunque, tornare più avanti su questo argomento, con un altro post.
Qui altri articoli del blog dedicati all' accoglienza, non solo in chiave WRW.
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