Poche righe: tanti viaggi!

 

Da quando sperimento il WRW, dedico un'ora a settimana alla lettura autonoma. Durante questo tempo si legge, ognuno il proprio libro, si esplora in autonomia la biblioteca di classe, segno le pagine lette da ciascuno, mi avvicino ad alcuni studenti e ad alcune studentesse perché mi parlino della loro esperienza di lettura, suggerisco strategie, pianifichiamo obiettivi di lettura.

Qualche volta capita di dedicare solo parte dell'ora a queste pratiche, l'ultimo quarto d'ora ci abbandoniamo a dei lampi di scrittura, i quick write. Così liberiamo il pensiero creativo e favoriamo la fluency. Questo è anche un modo per permettere ai ragazzi di leggere, di tanto in tanto, ad alta voce. Procedo così: concedo qualche minuto per consentire a ciascuno di selezionare un "pezzetto" del romanzo in cui è immerso, chiedo poi ad uno studente di leggere ad alta voce le righe (poche) che ha scelto, senza null'altro aggiungere. Gli altri ascoltano. Generalmente non conoscono il testo e non hanno idea di chi siano i personaggi, quali siano i luoghi o i conflitti presenti nella storia. 

Dopo aver ascoltato la lettura del compagno, si parte con il QW: cinque minuti di tempo per lasciarsi guidare da una di queste due domande a scelta:

-  cosa è successo prima?

- cosa accadrà dopo?

E poi si condivide! 

In questo modo cominciamo anche a costruire un tesoretto di idee per futuri testi da scrivere.

Commenti

  1. Una bellissima idea per finire l’ora di lettura individua.

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