Tre albi per avviare il laboratorio




Mi preoccupa e mi emoziona allo stesso tempo, introdurre il laboratorio di lettura in una classe prima. Desidero accompagnare i ragazzi tra le pagine dei libri per mostrarne loro la bellezza e spero di riuscire nel mio intento, desidero che si scoprano lettori felici, desidero che provino gusto nel costruire significato insieme agli altri, nel sentirsi parte di una comunità di lettori che cerca di non rimanere in superficie. Per farlo mi impegno a centellinare le proposte, a non farmi vincere dalla smania del tutto e subito, a presentare routine e strategie poco per volta, favorendo la ricorsività che fa sedimentare.

Durante le prime settimane allora mi sono affidata a tre albi per introdurre il laboratorio.

Ho cominciato con la lettura de Il cercatore di felicità di Davide Calì,  illustrato da Marco Somà, ed ho subito proposto alla classe un lampo di scrittura per immaginare quale storia si nascondesse dietro la copertina. Dopo un momento di condivisione ho letto l'albo fermandomi di tanto in tanto, ragionando ad alta voce su quello che osservavo e invitando i ragazzi ad intervenire. Giunti alla fine ho proposto qualche domanda stimolo sulla figura del signor Topo, e sul suo agire.  Non ho poi resistito alla tentazione di far riempire ad ognuno il proprio "barattolo della felicità" con tutti i pensieri piccoli e grandi che danno loro gioia, e che riprenderemo più avanti, quando cercheremo territori di scrittura (qui il link per scaricare il barattolo).

Ho anche azzardato un quale sarà il vero significato del testo? Cosa vuole dirci questo albo riguardo alla felicità? Da cosa lo si deduce? Alla discussione in plenaria è seguito un momento di riflessione sul taccuino: ho chiesto di annotare le proprie impressioni generali  con l'aiuto di semplici domande stimolo che ho appuntato alla lavagna ( e loro nel taccuino in una pagina dedicata, appunto, alle impressioni). 

Premonizioni ed impressioni ( sull'albo nel suo insieme) sono stati dunque i primi tasselli che ho pensato di mettere a sistema per costruire la nuova comunità di lettori. 

Così,  quando ho proposto il secondo albo (I fantastici libri volanti di Mr Morris Lessmore), davanti alla copertina sapevamo già come muoverci ed eravamo più pronti a raccontare la storia che poteva forse celarsi nel libro. Leggendo l'albo siamo quindi giunti al momento in cui la casa di Morris e il paese in cui vive sono devastati da un tornado.  A questo punto ho chiesto cosa sarebbe accaduto dopo, come avrebbe reagito il personaggio. Ancora premonizioni, dunque (a questo punto della storia credo che accadrà...)

Giunti alla fine, dopo aver gioito e sofferto con Morris e i suoi libri, ho chiesto nuovamente di esprimere per iscritto le proprie impressioni sull'intero testo. Successivamente,  ho sfogliato nuovamente l'albo e ho chiesto di scegliere una tavola in particolare, quella che maggiormente avesse colpito ciascuno. Quindi siamo passati a scrivere impressioni sulla tavola preferita, indicando  anche il perché della scelta.

Con il terzo albo (Cane nero di Levi Pinfold) abbiamo consolidato le premonizioni, prima fermandoci sulla copertina e poi sul momento in cui Small decide di uscire (cosa succederà adesso?). Abbiamo lavorato nuovamente sulle impressioni (generali e più in dettaglio sulle singole tavole) e abbiamo aggiunto qualche domanda (come mai il cane nero diventa sempre più grande?), provando anche a formulare qualche risposta.

Step successivo: connessioni. Di lì a poco sarebbe giunto il tempo di leggere fiabe e le prime connessioni sarebbero state libro - libro, o meglio fiaba - fiaba.







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