Ragni, mostri e pupazzi inquietanti: scrivere l'horror.

 

Riordino qui i materiali sull'horror, prodotti quest'anno. In terza il primo modulo di Writing è stato questo. 

Scrivere testi horror è stata un'occasione per rivedere e utilizzare nuovamente alcune strategie apprese con l'autobiografico, e per produrre un primo testo di micro fiction, così da prepararci alla tipologia A della prova d'esame. 

Ho dato inizio ai lavori con la lettura del primo capitolo de "Le  Belve" di Manlio Castagna e Guido Sgardoli, non, ovviamente, perché si trattasse di un racconto horror ( Le Belve sono chiaramente un romanzo e la prima parte non costituisce un testo a sé stante), ma per "entrare nel mood" della tipologia testuale su cui ci apprestavamo a lavorare e perché questo libro ha un legame particolare con la nostra classe. E' entrato in punta di piedi all'inizio della seconda, grazie ad un memorabile booktalk, e da allora è andato in giro di banco in banco, al punto che quest'anno ho dovuto riportarlo in classe, per permettere a chi non era riuscito a leggerlo l'anno scorso, di farlo. 

La parte in cui le belve, con i loro occhi verdi e le loro code nere, fanno scempio del corpo del personaggio, ci ha comunque permesso di riflettere su ciò che caratterizza una scena horror e di appuntare qualche suggestione.

Quindi abbiamo guardato quello che ormai per me è un cult, la puntata della "Banda dei fuoriclasse" in cui Manlio Castagna dispensa consigli su come scrivere un racconto horror.

Infine sono andata sul collaudatissimo "Storie del terrore da un minuto" e ho letto vari racconti ad alta voce.

Ho anche proposto ai ragazzi di leggere alcuni racconti in gruppo, ho fornito loro un elenco di domande (qui il file da scaricare) che li invitassero a riflettere, così  da dedurre, poi,  insieme le caratteristiche proprie del racconto dell'orrore, e alla fine abbiamo steso la nostra check list.

Ho previsto una prima consegna, non definitiva dunque, per poter leggere e apporre post- it "di consulenza", fornendo non più di due indicazioni, questo per esser certa di lasciare a ciascuno un feed back prima della consegna vera e propria.

Ho raccolto le minilezioni che ho scritto e qualche altra risorsa in questo Sites (ilquadernodorohorror), che condivido. Per la minilezione "Tieni il ritmo!" mi sono servita del volume "Il racconto autobiografico con il metodo WRW" di Silvia Pognante e Romina Ramazzotti, che ringrazio.

Ciascuno ha fatto del proprio meglio ed in generale i risultati sono stati apprezzabili. Due racconti sono già nell'elenco dei mentor che userò per le mie future classi!

 

Commenti

  1. Come sempre , sei bravissima e riesci a smuovere in me mille domande , grazie per le tue condivisioni

    RispondiElimina

Posta un commento