Catturare idee per un racconto

 

In questi anni, cercando di lavorare con il WRW, ho dato molto spazio al taccuino del lettore. Ho  sostenuto i ragazzi nel coltivarlo sia in classe che a casa, fornendo strategie di comprensione e idee per annotare. Un bel po' meno ho lavorato, invece, sul taccuino inteso come taccuino dello scrittore. Ho infatti io stessa più difficoltà in questo senso, soprattutto non ho ancora ben chiaro come aiutare i ragazzi a vivere questa pratica in modo autonomo. 

L'uso del taccuino in quanto taccuino dello scrittore, si è limitato a richieste fatte da parte mia di realizzare attivatori di vario tipo ( cuori, barattoli della felicità, mappe della paura, liste di vario genere, e così via).

Dopo l'horror, però, ho deciso di proporre la scrittura di un racconto breve di un genere a scelta. Del resto aver lavorato sull'autobiografico prima e sull'horror poi, mi ha permesso di arricchire la cassetta degli attrezzi dei ragazzi con un po' di strategie utili per qualsiasi testo di fiction. 

Ma dove trovare le idee? Avevamo infatti taccuini piuttosto grami da questo punto di vista.

So bene che gli scrittori trovano, spesso, le loro storie in giro, osservando i luoghi e le persone per strada con la massima attenzione e annotando su tutto ciò che intorno a loro li colpisce ( lo so perché  mi sono presa la briga, quest'anno, di frequentare un corso di scrittura con un affermato scrittore di libri per ragazzi, i cui testi sono presenti nella nostra biblioteca di classe!)

E allora anche noi per qualche giorno siamo andati in giro col taccuino dello scrittore e abbiamo "osservato". Ma non aver coltivato il taccuino dello scrittore con tempi distesi, non ci ha aiutati. Così ho proposto io degli attivatori. Ho utilizzato strumenti che sono generalmente impiegati per la scrittura creativa, così  da riempire di imput e suggerimenti di scrittura le nostre pagine bianche.

Per qualche settimana siamo andati a caccia di idee. Quando non erano a scuola, i ragazzi appuntavano su ciò che osservavano nel corso delle loro normali attività quotidiane,  quando invece erano a scuola reagivano ad imput proposti da me.

Ho utilizzato delle carte utili a costruire storie, che avevamo a scuola: "Raccontami una storia" si chiama il cofanetto, era tra i materiali forniti per partecipare alcuni anni fa al concorso "Scrittori di classe". Vi si trovano carte che rappresentano oggetti, personaggi e azioni. Io mi sono limitata a farne pescare una alla volta a ciascun ragazzo e a stimolare la scrittura di quick write. 

Ho poi proposto l'uso degli Story Cubes. Divisi per isole gli studenti hanno lanciato i dadi, riportato le parole che ciascuno sentiva di associare alle immagini venute fuori dal lancio e scritto, anche qui lasciandosi ispirare dalle parole e dalle immagini che preferivano. 

Infine ho proposto loro di sfogliare "Il libro delle case straordinarie", ho chiesto quindi di scegliere di volta in volta una casa ed un abitante e scrivere per alcuni minuti (qui la presentazione che ho utilizzato).

Per la fase di immersione, abbiamo letto alcuni dei racconti proposti negli ultimi anni sull'inserto de La Stampa  "TuttoLibri kids" e il racconto di Davide Morosinotto recentemente uscito su La lettura delle ragazze  e dei ragazzi.

Il lavoro è work in progress.


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