Laboratorio di lettura. Di registri e altre scartoffie.




Leggere "La zona di lettura" della Atwell quest'estate (il testo è finalmente disponibile in traduzione) mi ha permesso di fermarmi ancora e riflettere su come avevo impostato il laboratorio di lettura nelle mie classi negli ultimi tre anni. 

Ogni insegnante immagino trovi il suo modo di stare dentro il laboratorio e monitorare l'allenamento dei ragazzi. Quello della lettura individuale è sempre stato un momento per me difficile da organizzare. 

Quando ci si avvicina al wrw si viene travolti dall'entusiasmo di voler rendere i nostri alunni lettori appassionati, si leggono gli articoli del blog degli IWT, si seguono corsi, si legge quanto si può della bibliografia consigliata e spesso ci si sente sopraffatti. La mente è ricca di stimoli che chiedono di essere messi in pratica e spesso ci si blocca, perché non si sa da dove partire.

Ma se il fuoco si è acceso, non si può tenerlo a bada a lungo, e credo sia giusto provare, cominciare, anche se non ci si sente pronti a pieno, perché solo praticando questa metodologia (o meglio approccio, o pedagogia) ci si rende pian piano conto di ciò che per noi  e per i nostri alunni funziona oppure no. 

Io ho cominciato con l'introduzione della lettura autonoma e della biblioteca di classe. Proporre libri di qualità da leggere è comunque buona cosa, del resto, lì non si può sbagliare. Ho pensato che se fossi stata un po' maldestra a causa dell'inesperienza, non avrei fatto certo grandi danni offrendo ai ragazzi buona letteratura e tempo per leggere in classe.  

Il laboratorio di lettura è però ben più di questo. E' inclusione invisibile, come dicono le teachers, è permettere a ciascun lettore di incontrare il proprio libro, è incoraggiare i successi, invitare a riflettere sulle scelte, è conoscere i lettori e sostenerli, ciascuno secondo i propri bisogni. E non è facile per niente. 

Io, poi, per indole, sono una persona poco organizzata, e tenere traccia delle consulenze durante il laboratorio di lettura è per me davvero un'impresa.

Dopo la lettura della Atwell mi sono però resa conto che davvero era per me indispensabile trovare uno strumento pratico, che mi consentisse di monitorare il percorso e la crescita dei miei giovani lettori. 

Allora ho pensato a questa soluzione: un registro cartaceo in cui inserire una pagina per ogni lettore. La tecnologia è bellissima e offre tante soluzioni per organizzare i materiali, per me però la carta è ancora il mezzo più efficace per prendere velocemente appunti e "registrare". 

Condivido quindi il mio registro, semplice, forse banale, per tenere traccia di quanto accade ai miei lettori durante la lettura individuale. Ho previsto, per ogni pagina dedicata ad un lettore, una parte iniziale in cui appuntare le informazioni su di lui, dedotte dal questionario sulla lettura (quello di quest'anno l'ho tratto, riducendo il numero di domande, sempre dal libro della Atwell, ma, come si sa, anche in "Scrittori si diventa" di Jenny Poletti Riz ne è presente uno). 

Sotto le informazioni sul lettore ho predisposto dei riquadri in cui appuntare il numero corrispondente alla data della rilevazione, il numero di pagine lette e uno spazio in cui poter riportare tutto ciò che appare rilevante durante le consulenze. 

Sessioni di lettura     Rilevazione per alunno - sessioni di lettura   

In prima, al momento, faccio un giro per monitorare l'allenamento una volta a settimana, siamo appena partiti e occorre che i ragazzi consolidino la routine della lettura a casa. 

Per i prestiti della biblioteca di classe ho predisposto un registro, semplice anche quello, di cui condivido il file. In alto si scrive il titolo del libro, poi ciascuno, su una riga, scrive prima il proprio nome, poi la data del giorno in cui ha preso il libro. Quando lo ha finito, riapre il registro alla stessa pagina e segna la data del giorno in cui lo restituisce ed il gradimento, colorando il numero di pallini corrispondenti alla valutazione che intende esprimere. 


Registro di lettura

Inserisco anche i link per scaricare le copertine del registro e la presentazione che, in questo primo periodo,  lascio sullo schermo.

Copertina 1         Copertina 2     Presentazione



Commenti

  1. Complimenti, fantastico

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  2. Scusa, ma l'ho visto ora e trovo interessante il tuo lavoro, ma volevo un chiarimento. Come fai ad avere la certezza che l'alunno abbia letto realmente le pagine che registra ogni settimana? Grazie

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    1. Ciao! Non so se conosci il writing and reading workshop, questa proposta per monitorare l'allenamento alla lettura degli studenti aspira ad inserirsi proprio all'interno del laboratorio di lettura secondo il wrw. Oltre a registrare il numero di pagine lette (operazione abbastanza veloce), mentre i ragazzi leggono, io, docente, giro tra i banchi e parlo con loro di ciò che leggono. So, quindi, se hanno compreso il testo, se hanno incontrato difficoltà, se stanno apprezzando, se intendono cambiare libro e così via. Inoltre scrivono almeno un'annotazione alla settimana sulle pagine lette.

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