Intenso, magico e malinconico."Il figlio del cimitero" di Neil Gaiman.



Il figlio del cimitero

di Neil Gaiman

traduzione di Giuseppe Iacobaci

Mondadori

numero di pagine: 345

dai 12 anni

 

Non posso non parlare di Nobody Owens e delle atmosfere gotiche di questo romanzo, che non mi si staccano di dosso. Mi è  dispiaciuto molto lasciar andare il giovane Bod, avrei preferito tenerlo ancora un po' con me e ancora un po' in quella condizione di confine tra la vita e la morte in cui ha trascorso i suoi primi, credo, quindici anni.


In quanti luoghi umidi, freddi, oscuri, nebbiosi, mi ha condotto Bod mentre leggevo le pagine della sua storia così  irreale eppure così credibile, per la maestria con la quale è  raccontata!

La solitudine di un bambino, e poi di un ragazzo, speciale come Bod è  ciò che più mi è  rimasto nel cuore, nonostante i mille spiriti ed esseri che lo hanno amato, custodito e difeso. Il loro agire nell'ombra, nel silenzio, nei definiti confini di un Cimitero, mi ha fatto pensare a quante ore trascorresse da solo e ha fatto nascere in me tante domande relative proprio alla quotidianità del nostro beniamino, che da vivo si ritrova a trascorrere un'esistenza nell'invisibilità, nel nascondimento, protetto dalle mura del piccolo Cimitero sulla collina. 


Tante anime si occupano, però, di lui e della sua educazione, ciascuna con una propria storia e personalità ben definita, anche con un linguaggio, con un lessico che talora le caratterizza, come il poeta Nehemiah Trot, vissuto nel Settecento, o il padre adottivo di Bod, il Signor Owens, così  distinto, o Silas, il suo tutore, che ricorda (e forse è ?) un famoso Vampiro, o la Signorina Lupescu dalla doppia natura.


Quante cose straordinarie possono accadere in un piccolo cimitero su una collina, in quali luoghi misteriosi possono condurre alcune porte, quali meravigliose arti può apprendere colui a cui viene concessa la Cittadinanza del Cimitero!

Solitario, come solo chi non appartiene pienamente né ad un mondo né ad un altro può essere, talora evanescente, Bod è l'amico che tutti vorremmo, onesto, generoso e tanto coraggioso. Nel suo percorso di crescita, lo vediamo diventare sempre più consapevole di sé stesso e padrone di quella che è  sempre stata la sua casa, il cimitero sulla collina, appunto.

Mancherà Nobody al suo lettore, speriamo si faccia vivo di tanto in tanto con un'Incursione onirica!





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