Letture. "2146"


L'identico non esiste. 

C'è solo un vago principio di presente

in cui tutto si mischia e cambia.

 Per questo bisogna cogliere ogni occasione 

e gustarla divorandola a morsi. 

 Perché l'unica cosa certa è 

che l'esperienza non tornerà mai più 

come la stiamo vivendo.

L'identico non esiste.


2146

di Marco Marmeggi

Einaudi Ragazzi

pagine 138

dai 12 anni


Nel fondo di un Buco Blu posto al centro di un anfiteatro naturale ha inizio questo racconto, in cui la voce di un narratore onnisciente si alterna di capitolo in capitolo a quella di un giovane protagonista della storia, un cercatore di spugne.

Siamo da subito immersi nel luogo che è  il centro, il cuore della vicenda, quello in cui si nascondono la rovina e la salvezza di un popolo, simbolo forse dell'intera umanità. 

Spartaco è nel Buco e i suoi pensieri ci accompagnano  verso la superficie, lungo un percorso fatto solo per "esperti",  coloro che sono stati allenati a scendere negli abissi e poi a risalire dall'uomo più saggio del villaggio, il maestro Statti. E Spartaco è proprio un esperto, l'allievo più bravo, quello cui verrà poi affidato il compito più arduo. Accanto a lui c'è Sofì, il suo amore si rivelerà salvifico per il protagonista. Poi c'è il Viaggiatore, col suo carico di morte. 

Marco Marmeggi, nel suo romanzo d'esordio, ci conduce in un futuro originario e primordiale, in cui la natura è  sacra.  Il passato catastrofico dell'uomo e della sua brama di ricchezza sembra trovare posto solo nei libri di storia, fino a quando l' Evoluzione non busserà alle porte del villaggio con conseguenze che solo i saggi possono immaginare.

Di questo romanzo mi ha colpito profondamente lo stile dell'autore, che inizialmente mi ha anche un po' disorientato. Mi è piaciuta la lentezza del racconto e l'immersione quasi totale nei pensieri dei protagonisti, è  soprattutto lì infatti che il lettore sosta. Il lessico è ricco e specifico, alla ricerca della parola giusta che catturi il senso di quanto i personaggi intendono comunicare.

Un testo che apre a riflessioni sul futuro del pianeta, sulla natura dell'essere umano, sull'interdipenza tra uomo e natura, su ciò che realmente può considerarsi sacro.



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