Laboratorio di scrittura: ricominciare dalla poesia






 Per scaldare i motori e ricominciare con il laboratorio di scrittura in seconda, siamo ripartiti con la poesia, un genere su cui ci siamo soffermati molto lo scorso anno. Ho previsto un paio di lezioni introduttive, in cui abbiamo fatto il punto su ciò che avevamo imparato e sperimentato nel precedente anno scolastico, così abbiamo riguardato le minilesson già note e ripercorso le varie fasi del processo di scrittura.
 Poi ci siamo "immersi" nelle poesie, le nostre, quelle che avevamo prodotto lo scorso autunno. Le abbiamo riassaporate, abbiamo sorriso e ci siamo "compiaciuti" del lavoro svolto. L'anno scorso avevamo prodotto poesie prevalentemente "autobiografiche", in cui si sentiva molto forte "il potere dell'Io". Quest'anno, volendo preservare la scelta, ho deciso di lasciare ai ragazzi la libertà di raccontare nei loro testi ciò che preferivano, quindi anche di riproporre poesie incentrate sul "sè", ho però deciso di offrire anche la possibilità di scrivere di altro, di osservare il poetico che c'è nelle piccole cose che ci circondano ogni giorno e che all'apparenza sembrano non avere nulla di poetico. 
Inutile dire che non mi sono inventata nulla e che ho guardato a chi ha più esperienza di me in questo campo, e quindi, ovviamente, al blog delle  teachers  e in particolare a quello di  Silvia Pognante sempre pieno di spunti e proposte accattivanti. 
Per avvicinarci al poetico che è intorno noi, ho proposto la lettura di due testi, quello della poetessa Wislawa Szymrboska intitolata "La cipolla" e quella della poetessa Silvia Vecchini, tanto cara al nostro laboratorio,  "La tazza di latte è un benvenuto". Quindi ho dato loro un compito per i prossimi giorni, quello di guardarsi intorno per cercare un oggetto, all'apparenza semplice e quotidiano, che per i più può anche risultare insignificante, e osservarlo con gli occhi dello stupore e della meraviglia, provando a coglierne il lato "poetico". Anche questa idea non è mia, ricordo di averne letto sul blog delle teachers e su quello di Silvia Pognante sicuramente. Vedremo nei prossimi giorni come avranno lavorato.
Intanto siamo in prescrittura, i ragazzi stanno producendo più prescritture per poi scegliere quale utilizzare nella fase di stesura delle bozze. Stanno traendo idee in particolare da due attivatori, che hanno realizzato sul taccuino durante la fase di accoglienza, uno è "il sole dei ricordi dell'estate" di cui ho parlato anche qui (l'ho proposto infatti anche in prima), che ha fatto seguito alla lettura della poesia di S. Vecchini "Quando senti l'estate arrivare"; e poi le bottiglie con "il piccolo mondo che c'è dentro di noi", riprodotte dopo la lettura dell'albo "Un piccolo mondo" di Loricangi, attività suggeritami da un post della bravissima Simona Malfatti nel gruppo facebook degli italian writing teachers.   
 A breve proporrò qualche minilesson da aggiungere a quelle già studiate, per arricchire la cassetta degli attrezzi del poeta.

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