Letture estive. Annotare sull'incipit. "Petrademone".

 

Petrademone - Il libro delle porte
di Manlio Castagna
Mondadori
Anno di pubblicazione 2018
Pagine 257
dagli 11 anni

La grossa auto nera si fermò con una brusca frenata davanti al cancello della proprietà. A parte il borbottio del motore, la montagna taceva. Tra gli stracci di nuvole nel cielo notturno, la luna quasi piena sembrava uno spettro impegnato a spiare.

Così inizia Petrademone - Il libro delle porte, con un'auto che si ferma davanti ad un cancello. Nel silenzio della notte, la luna sembra uno spettro che sta spiando ciò che sta per accadere. E di accadimenti misteriosi ce ne saranno. La montagna, personificata, tace pur essendo stata testimone di sparizioni irrisolte. Nel cielo ci sono nuvole che sembrano stracci e che nascondono la luna che osserva. Questa l'ambientazione di apertura, di certo non molto rassicurante. 

Gli occhi del lettore sono puntati sull'auto. Con l'arrivo della protagonista, Frida, alla tenuta di Petrademone ha dunque inizio la storia. 

Nelle prime pagine ci viene, così, presentato il setting, Petrademone, ed il personaggio principale, Frida. 
La ragazza inizialmente appare vuota, spettrale quasi quanto l'atmosfera in cui fa la sua entrata in scena: (l'autista) sussultò dallo spavento quando la sua passeggera, una ragazza appena adolescente gli comparve improvvisamente accanto, senza che lui l'avesse sentita muoversi. O ancora: La ragazza dai lunghi capelli restò immobile. Il suo volto era una maschera pallida senza espressione. Anche la sua voce è senza espressione, piatta, così la definisce l'autore. 

Tutto cambia però quando Frida entra in contatto con il cane che abbaia al loro arrivo. La ragazza  non lo teme affatto, anzi tende la mano verso di lui e sembra avere il potere di calmarlo. Se dunque Frida porta con sé un dolore che sembra quasi annientarla, rendendola simile ad uno spettro, il contatto con quel cane riesce da subito a donarle conforto. I cani, in questa storia, sono infatti molto più che amici.

Un altro personaggio presente in questa prima parte è quello secondario dell'autista, che si connota subito negativamente. Si comporta da vigliacco, sembra infatti non avere alcun interesse per Frida, desidera solo "mollare" a destinazione la ragazza quanto prima ed andare via ( Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di chiudere quella giornata e lasciare quel posto in cui anche un alito di vento sembrava portare cattivi presagi). Ma il peggio di sé si manifesta quando si rivolge al cane in modo sprezzante chiamandolo "cagnaccio", così da meritarsi definitivamente il disprezzo di Frida, e del lettore. 

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